Ti sei mai chiesto, con curiosità crescente, come funzionano i bagni in aereo? Sei pronto per una rivelazione che potrebbe sconvolgerti.
Viaggiare in aereo è un’esperienza affascinante che solleva molte domande, tra cui una piuttosto curiosa: “Come funziona il bagno in volo?”
Oltre alle complesse questioni tecniche legate al volo e alla sicurezza, è interessante esaminare le azioni quotidiane che avvengono a bordo, come la circolazione dell’aria, il riscaldamento del cibo e persino lo svuotamento del water. Queste operazioni diventano notevolmente più complicate quando si trovano sospese in aria anziché a terra.
Il funzionamento del bagno su un aereo presenta alcune peculiarità interessanti. Ad esempio, a causa delle restrizioni sul peso dell’aereo, non è possibile utilizzare acqua per lo scarico, ma viene impiegato un sistema basato sull’aria. Questo sistema, chiamato evac (evacuazione) standard, sfrutta la pressione differenziale dell’aria per svuotare la toilette. Quando viene premuto il pulsante di scarico, una valvola si apre sul fondo della tazza del WC, creando un vuoto che aspira il contenuto della toilette nel serbatoio sottostante, il quale è anche sotto pressione.
Mentre l’aereo è in volo, l’effetto del vuoto si verifica costantemente, ma i passeggeri di solito non se ne accorgono fino a quando non azionano la toilette. Ma a terra, la pressione differenziale non è presente e la toilette viene azionata da una pompa. Quando l’aereo decolla e la pressione differenziale nel serbatoio aumenta, si forma nuovamente il vuoto e la pompa si ferma.
Le compagnie aeree possono scegliere il numero e la posizione dei bagni a bordo, purché rispettino i requisiti minimi stabiliti. Quando i serbatoi sono pieni, vengono svuotati da veicoli di servizio aeroportuale noti come “carri del miele”, i quali portano il contenuto per la lavorazione a terra.
Un’innovazione interessante è l’introduzione di bidet a bordo da parte di alcune compagnie aeree, che offrono un livello superiore di comfort e igiene. Ma i servizi igienici possono intasarsi, causando ritardi nei voli poiché è essenziale mantenere un numero minimo di bagni funzionanti a bordo.
Infine, riguardo al mito del “ghiaccio blu”, si è trattato di una situazione riscontrata fino agli anni Ottanta, quando eventuali perdite nel sistema di scarico potevano causare il congelamento dei liquami espulsi, formando un accumulo di ghiaccio che cadeva durante il volo. Questo problema è stato affrontato con l’introduzione di normative che vietano il decollo in presenza di perdite nel sistema del water dell’aereo.
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