Entro il 2050 metà della popolazione mondiale soffrirà di questo difetto visivo: l’allarme dell’OMS

L’Organizzazione mondiale della sanità lancia l’allarme: entro il 2050 metà degli abitanti del pianeta soffrirà di questo difetto della vista.

Già adesso è il difetto più diffuso tra la popolazione mondiale. Le stime Oms dicono che ci saranno sempre più persone a soffrirne. Al punto che va considerata come una «nuova pandemia».

Metà del mondo entro il 2025 avrà questo problema di vista
Entro poco più di un quarto di secolo metà del mondo soffrirà di un particolare problema della vista – ttiviaggi.it

I problemi alla vista del resto coinvolgono un grande numero di persone nel mondo. Sempre secondo l’OMS in tutto il mondo ci sono 217 milioni di ipovedenti e 36 milioni di ciechi, che fanno un totale di 253 milioni di disabili visivi. Molte di più naturalmente sono le persone che hanno bisogno di occhiali: ben 1,2 miliardi.

Ma un difetto visivo in particolare preoccupa l’OMS. Anche nel nostro Paese tantissime persone ne soffrono: si parla di milioni di individui. Del resto due terzi degli italiani soffrono di difetti di refrazione alla vista. Ma di cosa si tratta?

Oms, nel 2050 uno su due al mondo soffrirà di questo difetto visivo

Parliamo di un difetto visivo che fortunatamente in molti casi può essere corretto. In Italia coinvolge circa 15 milioni di persone, tra casi lievi e casi gravi. Secondo l’OMS entro il 2050 il 50% della popolazione mondiale ne sarà in qualche modo interessato.

Difetto visivo più diffuso al mondo qual è
Il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus (Foto Ansa) – ttiviaggi.it

È la miopia infatti il difetto visivo più diffuso sul pianeta ed è sempre in crescita. Circa il 40-45% degli italiani con problemi alla vista soffre appunto di miopia. Un aumento che si può imputare a diversi fattori. Tra i quali la predisposizione genetica e l’influenza dell’ambiente circostante. È ormai assodato che anche i moderni stili di vita, col sempre più massiccio impiego di dispositivi elettronici e la vita al chiuso, giocano un ruolo importante nella diffusione della miopia.

Come detto la miopia nella gran parte dei casi si può correggere. Con le lenti ma anche grazie alla diffusa tecnologia del laser. Ma c’è anche un’altra soluzione: le lenti intraoculari (ICL, ovvero Implantable Collamer Lens). Sono realizzate col collamer, un materiale morbido e sottile, pieghevole e interamente biocompatibile. Le ICL sono essenzialmente lenti da posizionare tra il cristallino e la pupilla.

Per impiantare le lenti intraoculari – particolarmente indicate per adulti e giovani adulti – basta un rapido intervento (della durata di pochi minuti) in anestesia locale. L’operazione permette di riacquistare subito una vista tra i 9 e i 12 decimi. Molto breve anche il periodo di recupero post-intervento, che consente ai pazienti di ritornare in fretta alle loro occupazioni quotidiane. Oltre all’eccellente e duratura qualità fornita dalle ICL va aggiunto “a bilancio” (come voce positiva) anche il materiale di queste lenti, in grado di minimizzare il rischio di infezioni.

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