I brodi perpetui cuociono per secoli, ma dove trovarli? Non solo in Asia, esistono anche in Europa

Gli chef e gli appassionati di cucina apprezzano queste zuppe per la loro complessità e intensità di sapori.

La cucina è uno degli aspetti più caratteristici di una cultura, un bagaglio di conoscenze che dà molti indizi sul modo di vivere di un determinato popolo. Una delle ricette che più hanno incuriosito gli appassionati di cucina di tutto il mondo negli ultimi anni sono i brodi perpetui, zuppe che vengono tramandate e migliorate nel corso degli anni, addirittura per secoli.

in giappone e cina il brodo si conserva e si riscalda per anni
In alcune zone del mondo esistono brodi che vengono conservati per interi secoli – ttiviaggi.it

Queste zuppe, conosciute anche con il nome “pot-au-feu“, sono preparate aggiungendo continuamente nuovi ingredienti e acqua, permettendo così di conservare e arricchire i gusti di generazione in generazione. In epoca moderna questa pratica è diventata famosa grazie ai social network, dove è diventato virale l’esempio della Cina, luogo in cui i brodi perpetui erano particolarmente diffusi nelle regioni di Canton e Fujian. Contrariamente alla credenza comune, però, tradizioni del genere erano diffuse anche in Europa, soprattutto in epoca medievale.

Una traduzione curiosa e decisamente gustosa

Una delle ricette più famose di brodo perpetuo è quella del Giappone, dove è diffusa la preparazione dell’oden, un brodo che può includere una varietà di ingredienti, da uova a tofu, carne e persino lingua di balena. Sui social è divenuto molto famoso il ristorante Otafuku a Tokyo, dove il brodo è stato conservato per oltre un secolo. In Thailandia, invece, c’è un ristorante chiamato Wattana Panich che porta avanti questa pratica da oltre 45 anni.

il brodo perpetuo si conserva per anni
I brodi perpetui vengono conservati per anni e riscaldati all’evenienza, con l’aggiunta di nuovi ingredienti – ttiviaggi.it

In Europa, uno degli esempi più famosi è quello della Francia, dove simili metodi erano praticati per cucinare grandi quantità di carne in calderoni che raramente venivano svuotati. Queste zuppe diventavano una miscela di sapori che si accumulavano nel tempo, con storie di brodi che duravano addirittura tre secoli. Durante la Seconda Guerra Mondiale, però, molti di questi brodi furono interrotti e la tradizione dei “brodi perpetui” è rimasta soprattutto nei paesi asiatici.

Molti commentatori hanno sollevato dubbi sulla salubrità di questo tipo di tradizioni culinarie. Atlas Obscura, un sito dedicato a viaggi insoliti, fornisce consigli su come mantenere questi brodi in modo sicuro. È essenziale bollire il brodo per eliminare i batteri e conservarlo in frigorifero o congelatore quando non in uso. Si suggerisce anche di rimuovere lo strato di grasso che si forma in superficie e di filtrare il brodo per eliminare residui solidi dopo vari cicli di cottura.

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