Finalmente il riscatto di una delle più belle città d’Italia: un riconoscimento meritatissimo che arricchisce di luce e gloria il cammino di questa affascinante località.
Il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha comunicato la città italiana che nel 2026 avrà il titolo di Capitale della Cultura, ottenendo un finanziamento di un milione di euro per valorizzare, per un intero anno, le sue ricchezze culturali e le sue prospettive di sviluppo.
La giuria, presieduta da Davide Maria Desario, ha scelto L’Aquila, una splendida città abruzzese che è rinata dalle proprie ceneri, superando altre 9 città finaliste: Treviso, Rimini, Maratea (Potenza), Lucera (Foggia), Latina, Gaeta (Latina), Alba (Cuneo), Agnone (Isernia) e l’Unione dei Comuni Valdichiana Senese.
Il riscatto di una delle città più belle d’Italia
Nel 2021, L’Aquila era già tra le finaliste per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2022, un riconoscimento che alla fine è stato assegnato alla vivace e affascinante Procida.
Ma nel 2026 è stata proprio L’Aquila a conquistare questo prestigioso titolo, presentando un dossier dal titolo ‘L’Aquila. Città Multiverso’. I cinque principi fondamentali su cui si basa questo dossier di candidatura sono ‘Multiculturalità’, ‘Multidisciplinarità’, ‘Multitemporalità’, ‘Multiriproducibilità’ e ‘Multi-naturalità’, elementi che caratterizzano l’identità unica della città.
Tra le motivazioni della sua vittoria, il Ministro della Cultura ha sottolineato: “Un dossier che propone un modello di valorizzazione del territorio, del patrimonio culturale, artistico e naturale, nonché il recupero dell’identità“. Ha inoltre evidenziato che il progetto coinvolge “un numero significativo di enti pubblici e privati, creando un forte legame con i territori circostanti” e abbraccia “tutte le forme di espressione: cinema, teatro, musica, arti visive“, coinvolgendo anche il sistema museale, bibliotecario e universitario.
Cosa visitare a L’Aquila
Sebbene ci siano ancora dei cantieri in città, si avverte un senso di rinascita: non si possono ignorare le devastazioni causate da uno dei più grandi disastri naturali degli ultimi secoli, ma c’è anche una forte vitalità e determinazione, poiché molte delle bellezze cittadine sono ancora in piedi e più affascinanti che mai.
Il centro storico, di origine medievale, è quasi completamente accessibile, consentendo di apprezzare monumenti restaurati e di riflettere davanti alla scultura dedicata alle vittime del terremoto.
Tra le attrazioni imperdibili ci sono Piazza del Duomo, dominata dalla Cattedrale dei Santi Giorgio e Massimo e dalla Chiesa di Santa Maria del Suffragio, conosciuta anche come Chiesa delle Anime Sante.
Altrettanto straordinaria è la Basilica di Collemaggio, un capolavoro dell’architettura abruzzese, con una facciata decorata con marmi rosa e bianchi e affreschi risalenti al XV secolo.
La Fontana delle 99 Cannelle, nel quartiere Rivera, è un altro simbolo della città, composta da tre pareti di marmo con 99 mascheroni da cui sgorga l’acqua.
Infine, il Forte Spagnolo, situato nella parte alta della città, ospita lo scheletro di un mammut scoperto nel 1954, mentre l’Auditorium di legno progettato da Renzo Piano offre spazi suggestivi per concerti e spettacoli.