Mar Rosso, una crisi che sta uccidendo il Pianeta: deviazioni pericolose e molto costose

Il Mar Rosso, una crisi che sta avendo un impatto devastante sull’intero pianeta, si manifesta attraverso deviazioni pericolose e estremamente costose che minacciano non solo la sicurezza delle rotte commerciali, ma anche la salute e la sostenibilità ambientale del nostro mondo.

Mar rosso crisi
Mar rosso crisi

Il Mar Rosso, da lungo tempo, ha rappresentato un vitale corridoio commerciale, agevolando gli scambi tra l’Europa e l’Asia attraverso il Canale di Suez. Tuttavia, recenti eventi geopolitici hanno trasformato questa importante rotta marittima in una zona di crescente instabilità.

La crisi del Mar Rosso

Come spesso accade in situazioni di crisi, le ripercussioni sono molteplici e significative, coinvolgendo sia la sicurezza marittima che l’ambiente. Le acque del Mar Rosso sono oggi più agitate che mai, a causa degli attacchi continui da parte di militanti armati che mirano alle navi commerciali. Questa crescente minaccia ha costretto le compagnie di navigazione a modificare le loro rotte tradizionali, evitando le zone a rischio e aumentando così il tempo di viaggio.

Tali deviazioni, sebbene necessarie per garantire la sicurezza degli equipaggi e delle merci, stanno avendo un impatto negativo sull’ambiente. I percorsi alternativi più lunghi comportano un aumento del consumo di carburante e delle emissioni di gas serra, contribuendo ulteriormente al cambiamento climatico. Inoltre, l’impiego di navi aggiuntive per mantenere la frequenza dei servizi ha ulteriormente incrementato le emissioni di anidride carbonica nel settore delle spedizioni marittime.

Crisi del Mar Rosso
Crisi del Mar Rosso

L’aumento delle emissioni e le sfide future

Il settore delle spedizioni marittime, che già rappresenta quasi il 3% delle emissioni globali di CO2, si trova ad affrontare una sfida significativa a causa della crisi nel Mar Rosso. L’estensione dei tempi di viaggio e l’aumento della flotta in uso potrebbero portare a un aumento delle emissioni per nave per i servizi standard Asia-Nord Europa fino al 42%.

Secondo esperti del settore, tra cui Yiannis Parganas, capo del dipartimento di ricerca dell’intermediario navale Intermodal, e Niels Rasmussen, analista capo delle spedizioni per BIMCO, le proiezioni indicano un aumento dell’8-10% nell’uso delle navi porta-container rispetto all’anno precedente, con un corrispondente aumento delle emissioni.

Se le interruzioni nel Mar Rosso e nel Canale di Panama persistono, è probabile che le emissioni globali nel settore delle spedizioni marittime raggiungano quota 257 milioni di tonnellate nel 2024, secondo stime della società di consulenza AlixPartners.

La crisi nel Mar Rosso non solo minaccia la sicurezza e l’efficienza del commercio globale, ma rappresenta anche una sfida significativa per la sostenibilità ambientale. Affrontare questa crisi richiederà un impegno coordinato a livello internazionale per trovare soluzioni che garantiscano la sicurezza delle rotte marittime senza compromettere ulteriormente l’ambiente.

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