In queste spiagge italiane la sabbia sta svanendo: la situazione è critica

Quest’anno, su alcune spiagge, un’ombra minaccia di rovinare i nostri sogni di relax e tintarella: la sabbia sta svanendo!

castel volturno
castel volturno – ttiviaggi.it

I lidi hanno già riaperto, le prenotazioni sono alle stelle, ma c’è un problema: la sabbia scarseggia. Rispetto agli anni scorsi, gli stabilimenti balneari hanno dovuto ridurre il numero di ombrelloni e lettini, regalandoci un panorama un po’ desolante.

Da cosa è causato questo terribile problema?

Purtroppo questo fenomeno spaventoso ha colpito il sud Italia, nello specifico in Campania. La situazione qui infatti è particolarmente critica: 46 chilometri di spiagge su 224 sono in erosione. Castel Volturno, con la sua costa bassa e sabbiosa, è stata una delle prime località ad essere colpita. Le mareggiate, sempre più frequenti anche in estate, e la mancanza di barriere naturali aggravano il problema.

La causa è l’erosione costiera, un fenomeno che colpisce diversi litorali italiani e che a Castel Volturno assume proporzioni preoccupanti. Legambiente ed Ispra lanciano l’allarme: ben 841 chilometri di costa nel nostro paese sono afflitti da questo problema. L’aumento del livello del mare, dovuto al riscaldamento globale, e l’azione scellerata dell’uomo (dighe, estrazione di sabbia dai fiumi) stanno divorando le nostre spiagge.

Negli anni ’90 era stata realizzata una scogliera a protezione della costa, ma negli ultimi anni è stata abbandonata e non ha ricevuto la necessaria manutenzione. Nel 2018, un barlume di speranza: 8 milioni di euro stanziati per un progetto di protezione del litorale, frutto della collaborazione tra Comune, Regione e Governo. Purtroppo, i lavori non sono mai iniziati a causa dell’emergenza Covid, che ha dirottato i fondi verso altre esigenze.

costa del cilento
costa del cilento – ttiviaggi.it

Cosa possiamo fare noi?

Con l’avvicinarsi dell’estate, molti di noi esclamano con gioia, finalmente! Tuttavia, con questa stagione arrivano anche diverse preoccupazioni. Tra le principali c’è l’apparizione di specie invasive nelle nostre acque, come il granchio blu e il gambero killer. Inoltre, l’inquinamento delle acque continua a essere un problema persistente, che ogni anno cerchiamo di combattere o almeno contenere.

A questo si aggiunge il pericolo dell’erosione costiera. Ogni anno c’è un problema nuovo da dover affrontare. La cosa più triste è sapere che i provvedimenti messi in atto dagli anni ’90 si sono interrotti. Qualcosa poteva magari esser fatto e invece purtroppo ci ritroviamo così.

Cosa possiamo fare noi, nel nostro piccolo, per fare la differenza? Innanzitutto, possiamo scegliere stabilimenti balneari che si impegnano attivamente nella tutela della costa. Preferendo queste strutture, non solo sosteniamo chi lavora per preservare l’ambiente, ma contribuiamo direttamente alla protezione delle nostre spiagge. Un’altra cosa importante è far sentire la nostra voce alle istituzioni locali. Richiedere interventi concreti può davvero fare la differenza. Le amministrazioni locali hanno il potere di implementare misure efficaci, ma spesso è necessario che siano sollecitate dai cittadini.

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