Per le vie di Parigi una sedia di fronte all’altra, il motivo è incredibile: una mano tesa quando meno te lo aspetti

Due sedie, una di fronte all’altra, e la possibilità di dare una svolta alla giornata di qualcuno: questo è il progetto “écouteurs de rue”.

“Qual è la cosa di cui hanno più bisogno gli esseri umani? Il desiderio sconfinato di essere ascoltati”. Questa frase arriva dal saggio Eugenio Borgna, un noto psichiatra che, come molti altri nel suo campo, ha trovato nell’ascolto la cura di molti mali. Purtroppo però, in una società che va a mille allora dove regna l’egoismo, è sempre più difficile venire ascoltati. Da qui nasce l’idea degli “écouteurs de rue”, posti nelle strade di Parigi.

Le sedie dell'ascolto a Parigi
Le sedie dell’ascolto a Parigi (credit: FB @Ecouteurs de Rues) – ttiviaggi.it

Loro si siedono lì, su semplici sedie all’aria aperta e si mettono a disposizione di tutti. Intorno a loro non c’è altro, se non l’ambiente che li circonda e un cartello con su scritto “ci parliamo”: un messaggio forte e potente che in un anno ha accolto più di 150 persone bisognose.

Le sedie di ascolto nelle strade di Parigi: l’iniziativa degli ascoltatori di strada

Sono una decina tra psicologi, psicoterapeuti e coach, i professionisti che una volta al mese hanno scelto di recarsi nel quartiere popolare di Goutte d’Or per ascoltare tutti coloro che, altrimenti, non potrebbero permettersi di pagare un consulto. In questo caso non vi è alcun divano comodo o uno studio accogliente, ma delle orecchie pronte ad ascoltare dubbi, drammi e perplessità; tutto ciò che basta per fare del bene.

Le sedie dell'ascolto a Parigi
Le sedie dell’ascolto a Parigi: un progetto in continua espansione – (credit: FB @Ecouteurs de Rues) – ttiviaggi.it

“Ci parlano di tutto – racconta Marie Sylvie Rushton, psicoterapeuta e psicologa clinica -, della loro quotidianità, dei loro dubbi e delle loro sofferenze”. Da qui, un grande obiettivo: “La nostra ambizione è allargare il sistema e estenderlo a diversi distretti di Parigi”, spiega Séverine Bourguignon, psicoterapeuta fondatrice dell’associazione. Si tratta dunque di un grande desiderio nel dare una mano a quante più persone possibili, ritrovando così quell’umanità che spesso sembra accantonata.

La motivazione dei professionisti nasce dall’amore per il proprio lavoro e la consapevolezza che molte persone avrebbero bisogno di essere ascoltate ma non hanno le disponibilità economiche per permetterselo, o comunque, non oserebbero farlo. La rete degli écouteurs de rue nasce nel 2019 e comincia a diffondersi nelle province da quando gli ascoltatori hanno fissato delle sessioni anche a Rennes e Nantes.

Ad oggi l’associazione è presente solamente in Francia, ma l’espansione in altri paesi potrebbe generare un beneficio per diverse persone. Basti pensare all’Italia: secondo i dati delle sorveglianze Passi e Passi d’Argento (PdA) coordinate dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e raccolti nel biennio 2021-2022, circa il 6% della popolazione adulta presenta sintomi depressivi che aumentano con l’avanzare dell’età e per coloro che vivono in condizioni socio-economiche svantaggiate. Tra gli anziani, per esempio, la stima è del 9%. La percentuale arriva a toccare il 30% tra quelli con difficoltà economiche.

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