Una piramide egizia nel centro di Roma: ma perché? Te lo spiego io

Con i fantastici monumenti che ci sono a Roma, salta all’occhio uno diverso da tutti: avete mai notato la piramide nel centro della città?

Piramide Cestia Roma
Piramide Cestia Roma

Sappiamo tutti degli intercorsi tra antichi romani e antichi egizi, sopratutto della storia d’amore tra Cleopatra appena diciottenne e Giulio Cesare ultra cinquantenne, ma non vi siete mai chiesti perché a Roma si trovi una piramide? Se la risposta è sì e non avete ancora trovato una motivazione, ve lo dico io.

La storia della piramide

Nel cuore della Città Eterna, tra le numerose opere architettoniche, si erge un monumento dalla forma distintiva che ricorda una piramide egizia, la piramide Cestia. Questa struttura imponente, alta circa 36 metri e con una base quadrata di 30 metri su ogni lato, è esternamente rivestita da lastre di marmo lunense.

Anche questa serviva da camera sepolcrale, come le piramidi egizie. Al suo interno presenta un soffitto dipinto di bianco, ornato con affreschi raffiguranti ninfe e vittorie alate che reggono corone e nastri. La struttura prende il nome grazie a Gaius Cestius e la sua forma piramidale, rispecchia l’epoca in cui fu costruita. L’Egitto era infatti una provincia dell’Impero Romano. Gaius Cestius era un prestigioso membro del collegio dei Septemviri Epulones e svolgeva il ruolo di pretore e tribuno della plebe.

piramide
piramide – ttiviaggi.it

Inizialmente erano tre le piramidi

Costruita tra il 18 e il 12 a.C., la Piramide Cestia fu originariamente concepita come mausoleo per Gaius Cestius Epulo, un facoltoso cittadino romano. Inizialmente era circondata da un recinto di blocchi di tufo e quattro colonne agli angoli, poi durante una violazione risalente al periodo medievale, il suo aspetto è cambiato. Attraverso un cunicolo che scavarono, portarono via anche l’urna contenente le ceneri e parte delle decorazioni.

Un’iscrizione sulla facciata della piramide indicava che i lavori avrebbero dovuto durare non più di 330 giorni e il mancato rispetto di questo termine avrebbe comportato la perdita di una grossa eredità. Nel 272-279 d.C., l’imperatore Aureliano integrò la Piramide Cestia nella nuova cinta muraria della città, proteggendola e conservandola all’interno della città.

La Piramide Cestia non è l’unico esempio di piramide a Roma. Nel I secolo a.C. ne esistevano altre due: vennero poi sostituite dalle chiese gemelle di Piazza del Popolo. La visita a questa struttura è possibile solo su prenotazione e con guida. L’accesso è inoltre limitato a un massimo di 25 persone per turno. La sua storia affascinante e la sua integrazione nella storia romana la rendono una destinazione imperdibile per coloro che desiderano esplorare il passato della città e amano le influenze egizie.

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